Il Titolo IX, capo I, del d.lgs. 81/2008: La valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi negli ambienti di lavoro

Il Titolo IX, capo I, del d.lgs. 81/2008 tratta la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi negli ambienti di lavoro ed impone al datore di Lavoro l'obbligo di effettuare la valutazione del rischio chimico all'interno della propria azienda, al fine di individuare i lavoratori esposti a tale fattore di rischio e di attuare adeguati interventi di prevenzione e protezione per la salute e sicurezza.
La valutazione del rischio chimico è un processo essenziale per identificare e valutare i potenziali pericoli associati all'uso di sostanze chimiche in ambienti di lavoro o in altre situazioni. Questo processo è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori, dell'ambiente e del pubblico in generale.
Quali sono i passi chiave per condurre una valutazione del rischio chimico?
1. Identificazione delle sostanze chimiche: Elencare tutte le sostanze chimiche utilizzate, prodotte o presenti nell'ambiente di lavoro. Questo include prodotti chimici, materiali di consumo e reagenti.
2. Caratterizzazione delle sostanze chimiche: Raccogliere informazioni sulle proprietà chimiche e fisiche delle sostanze, come punto di ebollizione, punto di fusione, pressione di vapore, tossicità, infiammabilità, reattività, ecc.
3. Identificazione dei potenziali pericoli: Valutare i pericoli associati a ciascuna sostanza chimica identificata. Questi pericoli possono includere rischi per la salute (ad esempio, tossicità, irritazione, sensibilizzazione) e rischi per la sicurezza (ad esempio, infiammabilità, esplosività).
4. Valutazione dell'esposizione: Determinare come le persone possono essere esposte alle sostanze chimiche, ad esempio attraverso l'inalazione, l'ingestione, il contatto cutaneo o l'assorbimento cutaneo. È importante considerare quanto spesso e quanto a lungo le persone sono esposte.
5. Valutazione della vulnerabilità: Considerare le caratteristiche dei lavoratori o delle persone presenti nell'ambiente, come età, salute generale, sensibilità individuale, ecc., che possono influenzare la loro vulnerabilità ai pericoli chimici.
6. Controllo dei rischi: Identificare le misure di controllo necessarie per mitigare i pericoli chimici. Queste misure possono includere l'uso di dispositivi di protezione personale, sistemi di ventilazione, procedure operative sicure, formazione dei lavoratori e così via.
7. Stesura della documentazione: Documentare tutti i risultati della valutazione del rischio chimico in un registro o in una scheda di sicurezza delle sostanze chimiche.
8. Comunicazione dei rischi: Informare chiaramente i lavoratori e le altre persone coinvolte sulle potenziali esposizioni e sui rischi associati alle sostanze chimiche. Questo può includere l'etichettatura corretta dei contenitori, la formazione sulla sicurezza e la fornitura di informazioni sulle procedure di emergenza.
9. Monitoraggio e revisione: Periodicamente, riesaminare e aggiornare la valutazione del rischio chimico per tener conto di cambiamenti nelle sostanze chimiche utilizzate, nei processi o nelle circostanze lavorative.
La valutazione del rischio chimico è un componente cruciale di un programma di gestione della sicurezza chimica e dovrebbe essere condotta in conformità con le leggi e le normative locali e nazionali applicabili. Inoltre, è importante coinvolgere esperti in sicurezza chimica o consulenti quando necessario per garantire una valutazione accurata dei rischi.

L'importanza delle norme ISO 14001 nell'applicazione agli autodemolitori

Introduzione: L'industria dell'autodemolizione svolge un ruolo cruciale nel ciclo di vita dei veicoli, garantendo il corretto smaltimento delle auto obsolete e promuovendo la riciclabilità dei materiali. Tuttavia, questa attività può comportare rischi ambientali significativi se non gestita correttamente. Per mitigare tali impatti negativi, l'applicazione delle norme ISO 14001 si è rivelata fondamentale per gli autodemolitori. In questo articolo, esploreremo l'importanza delle norme ISO 14001 nell'ambito degli autodemolitori e come queste norme contribuiscano a promuovere una gestione sostenibile ed ecologicamente responsabile di questa industria.

ISO 14001: La norma internazionale per il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) La norma ISO 14001 è uno standard internazionale per la gestione ambientale. Essa fornisce agli autodemolitori una serie di linee guida per sviluppare e implementare un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) efficace. L'obiettivo principale di questa norma è aiutare le aziende a identificare, monitorare e ridurre l'impatto ambientale delle loro attività, nonché ad adottare pratiche sostenibili che contribuiscano a preservare l'ambiente.

Vantaggi dell'applicazione delle norme ISO 14001 agli autodemolitori:

Gestione responsabile dei rifiuti: Le norme ISO 14001 consentono agli autodemolitori di stabilire procedure efficaci per la gestione dei rifiuti generati dalle operazioni di demolizione. Ciò include la corretta classificazione, lo smaltimento sicuro e il riciclaggio dei materiali, riducendo così l'impatto ambientale negativo.
Rispetto delle normative ambientali: L'applicazione delle norme ISO 14001 aiuta gli autodemolitori a garantire il rispetto di tutte le leggi e i regolamenti ambientali applicabili. Ciò li aiuta a evitare sanzioni e problemi legali derivanti da una gestione non conforme alle norme.
Controllo delle emissioni: L'ISO 14001 incoraggia gli autodemolitori a implementare misure per monitorare e ridurre le emissioni nocive generate dalle loro attività. Ciò contribuisce a prevenire l'inquinamento atmosferico e a proteggere la salute delle persone e dell'ambiente circostante.
Efficienza energetica: Le norme ISO 14001 incoraggiano l'adozione di pratiche per migliorare l'efficienza energetica nell'operazione degli autodemolitori. Ciò può includere l'uso di tecnologie a basso consumo energetico e l'ottimizzazione dei processi per ridurre l'impronta di carbonio complessiva.
Conclusioni: L'applicazione delle norme ISO 14001 agli autodemolitori è fondamentale per promuovere una gestione ambientale responsabile in questa industria. Queste norme forniscono un quadro strutturato per identificare e mitigare gli impatti negativi

Lo Studio Ferroli opera da più di 20 anni nella Certificazione dei Sistemi di Gestione di Qualità ISO 9001:2015, Ambientali ISO 14001:2015 e di Sicurezza ISO 45001:2018

Le competenze maturate negli anni ci hanno permesso di specializzarci nella gestione delle normative cogenti applicabili alle attività di “AUTODEMOLIZIONI” che ci permette cosi di fornirvi un valido supporto tecnico per la verifica delle determine provinciali in tema di ambiente ( legge 152/06) e sicurezza legge 81/08.

I BENEFICI DELLA ISO 14001 E ISO 45001

La ISO 14001

La ISO 14001 è una norma internazionale ad adesione volontaria, applicabile a qualsiasi tipologia di Organizzazione pubblica o privata, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale.

Il sistema di gestione ambientale è caratterizzato dallo sviluppo e dall’attuazione della politica ambientale e dagli obiettivi che impegnino l’organizzazione alla piena conformità cogente (legislativa) e volontaria.

Il sistema di gestione ISO 14001 è integrabile con i principali sistemi di gestione aziendali, quali ISO 9001 e ISO 45001.

Perché certificarsi ISO 14001

Un sistema di gestione ambientale certificato consente:

1) Miglioramento dell'immagine e della reputazione aziendale per l’impegno profuso nella tutela dell’ambiente.

2) Possibilità di partecipare a bandi o gare pubbliche, ove richiesta tale certificazione.

3) Riduzione dei costi gestionali attraverso la razionalizzazione dell’uso delle materie prime, la riduzione di rifiuti ed emissioni e la diminuzione dei costi energetici.

4) Agevolazioni nelle procedure di finanziamento e semplificazioni burocratiche/amministrative, nonché riduzione dei premi assicurativi.

5) Attuazioni di modalità definite per la prevenzione dei reati ambientali.

La ISO 45001

La ISO 45001:2018 è lo standard internazionale di certificazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Nel 2012 l’ISO (International Organization of Standardization) ha stabilito che gli standard relativi ai sistemi di gestione debbano avere una struttura comune, denominata High Level Structure (HLS), applicabile ai nuovi standard ISO e alle future revisioni di standard esistenti.

Anch’essa è integrabile con i principali sistemi di gestione aziendali, quali ISO 9001 e ISO 14001, nonché con il Modello di Gestione Organizzazione e Controllo (D.Lgs. 231/2001) eventualmente adottato da un’organizzazione.

Perché certificarsi ISO 45001

La Certificazione ISO 45001 offre molti vantaggi alle aziende che decidono di ottenere la certificazione, alcuni di carattere gestionale e alcuni di carattere economico:

1) migliora l’immagine dell’azienda;

2) fornisce una maggiore probabilità di accedere alle gare di appalto;

3) sensibilizza il personale alla cultura della sicurezza e salute dei luoghi di lavoro;

4) migliora il clima aziendale;

5) diminuisce la probabilità di infortuni sul posto di lavoro e di malattie professionali

Oltre ai punti sopracitati si aggiunge:

6) l’opportunità finanziaria per le organizzazioni che investono in prevenzione sulla sicurezza, come quelle dotate di un sistema gestione sicurezza, di accedere a sgravi sul premio assicurativo INAIL e a finanziamenti messi a disposizione attraverso il Bando ISI INAIL.

7) In particolare, le tariffe di sconto sul premio INAIL prevedono una riduzione in misura variabile in relazione alle dimensioni dell’azienda, del 5% o 10%. Tale riduzione, congiunta con il meccanismo bonus - malus legato alla diminuzione degli incidenti, può determinare uno sconto complessivo del 35-40% in funzione dei diversi parametri. È importante precisare che tale sgravio risulta anche rinnovabile annualmente, in relazione non solo all’implementazione di un Sistema gestione sicurezza , ma anche al suo mantenimento. Per quanto riguarda il bando ISI INAIL, la presenza di un Sistema gestione sicurezza certificato rappresenta un requisito preferenziale per l’accesso ai contributi a fondo perduto per investimenti volti al miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

8) Benefici assicurativi , anche i finanziatori di capitali e le società di assicurazioni si mostrano sempre più interessate ed attente alle aziende che dimostrano di tenere sotto controllo i propri rischi e questo a vantaggio di minori interessi sul capitale prestato e premi assicurativi più contenuti

GLI OBBLIGHI DELL'OPERATORE DI IMPIANTI DI REFRIGERAZIONE E CONDIZIONAMENTO

L'operatore di un impianto contenente fluorogas (FGas) è la persona fisica o giuridica che ha il controllo sull'impianto e sulla sua gestione. Può essere il proprietario dell'impianto, l'utilizzatore finale o l'ente responsabile dell'operazione e della manutenzione dell'impianto.

L'obbligo di rivolgersi a personale certificato secondo il regolamento UE 2015/2067 per l'installazione e la manutenzione degli impianti contenenti FGas deriva dalla necessità di garantire la corretta gestione, la sicurezza e la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra a livello europeo. Ecco perché l'operatore deve rivolgersi obbligatoriamente a personale certificato:

Competenza e formazione specializzata: Il regolamento UE 2015/2067 stabilisce che gli operatori degli impianti contenenti FGas devono garantire che l'installazione e la manutenzione vengano eseguite da personale che abbia ottenuto la certificazione appropriata. I tecnici certificati hanno ricevuto una formazione specifica per lavorare con gli impianti contenenti FGas, acquisendo competenze e conoscenze specializzate per eseguire tali attività in modo corretto e sicuro.

Conformità al regolamento: Il regolamento UE 2015/2067 stabilisce norme rigide per la gestione degli impianti contenenti FGas al fine di ridurre le emissioni e l'impatto ambientale. Rivolgersi a personale certificato assicura che l'operatore sia in conformità con le disposizioni del regolamento e con le norme di sicurezza stabilite per l'installazione e la manutenzione degli impianti.

Riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra: Gli impianti contenenti FGas possono contribuire in modo significativo alle emissioni di gas ad effetto serra. L'utilizzo di personale certificato garantisce che l'installazione e la manutenzione degli impianti siano eseguite correttamente per minimizzare le fughe di FGas e le eventuali perdite. Ciò aiuta a ridurre le emissioni complessive e a preservare l'ambiente.

Sicurezza e prevenzione degli incidenti: L'installazione e la manutenzione degli impianti contenenti FGas richiedono una corretta gestione dei gas refrigeranti, che possono essere tossici o infiammabili se non maneggiati correttamente. Il personale certificato è addestrato a gestire tali sostanze in modo sicuro, riducendo il rischio di incidenti, fughe o esposizioni dannose per gli operatori e l'ambiente circostante.

Responsabilità legale: La non conformità alle disposizioni del regolamento UE 2015/2067 può comportare gravi conseguenze legali per l'operatore. In caso di incidenti, danni o fughe causate da un'impropria installazione o manutenzione, l'operatore potrebbe essere ritenuto responsabile e soggetto a sanzioni legali.

In sintesi, l'operatore di un impianto contenente FGas è tenuto a rivolgersi a personale certificato per l'installazione e la manutenzione al fine di garantire la conformità al regolamento, ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, garantire la sicurezza e prevenire incidenti, nonché evitare conseguenze legali e sanzioni.

Responsible Mohair Standard (RMS): Per la sostenibilità e la salvaguardia della filiera del Mohair

La certificazione RMS (Responsible Mohair Standard) è uno standard globale per garantire il benessere degli animali e la sostenibilità nelle produzioni di Mohair, una pregiata fibra tessile ottenuta dalla tosatura delle capre d’Angora. Lo standard RMS è stato sviluppato per affrontare le preoccupazioni relative al trattamento etico degli animali e all'ambiente nelle operazioni di produzione di mohair.

Gli obiettivi principali della certificazione sono:
Benessere degli animali: Il RMS pone un'enfasi significativa sul benessere delle capre d’Angora. Lo standard assicura che le capre siano trattate umanamente, che vengano tosate in modo appropriato e che godano di condizioni di vita adeguate.

Sostenibilità ambientale: vengono promosse pratiche agricole sostenibili, incoraggiando l'uso responsabile delle risorse naturali e la minimizzazione dell'impatto ambientale.

Responsabilità sociale: si tiene conto dei diritti dei lavoratori nelle operazioni di produzione di mohair, promuovendo condizioni di lavoro dignitose e garantendo che gli agricoltori e gli operatori coinvolti ricevano un compenso equo.

Lo standard RMS si basa su 5 elementi chiave sono:
Benessere Animale: lo standard garantisce che le capre siano trattate con rispetto e compassione. Ciò include linee guida sulla nutrizione, la salute e le condizioni di vita.

Tosatura Etica: La certificazione richiede che la tosatura delle capre venga eseguita da operatori addestrati in modo da evitare il trauma o il disagio per gli animali.

Sostenibilità Ambientale: viene incoraggiata la gestione responsabile delle risorse naturali, il riciclo delle acque e la riduzione dei rifiuti, promuovendo così una produzione a basso impatto ambientale.
Catena di Fornitura Tracciabile: viene richiesto che la catena di fornitura sia trasparente, consentendo ai consumatori di tracciare l'origine del mohair certificato.

Audit Indipendenti: Gli audit indipendenti sono condotti per verificare la conformità allo standard RMS. Questi audit assicurano che lo standard venga rispettato in modo imparziale.

I vantaggi dell'RMS sono:
Fornitori di fiducia: Il RMS permette ai consumatori di fare acquisti consapevoli, scegliendo prodotti di mohair certificati per il benessere degli animali e la sostenibilità.

Soddisfazione dei consumatori: Le aziende che adottano lo standard RMS possono beneficiare dell'aumento della soddisfazione dei consumatori che apprezzano l'impegno etico e ambientale.

Riduzione dell'Impatto Ambientale: La certificazione promuove pratiche agricole sostenibili, contribuendo alla riduzione dell'impatto ambientale dell'industria della mohair.

In sintesi la certificazione RMS (Responsible Mohair Standard) rappresenta un passo importante verso l'etica e la sostenibilità nell'industria di Mohair, contribuendo a garantire il benessere degli animali, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale nelle produzioni di questa preziosa fibra tessile.

Lo Studio Ferroli Associati SAS da oltre vent’anni lavora nel campo della consulenza e del supporto alle aziende che operano in svariati contesti di certificazione, tra cui lo standard RMS. Certificazione che lo Studio Ferroli Associati SAS, grazie alla sua esperienza in molteplici ambiti, garantisce di ottenere in tempi brevi.
Vi invitiamo a contattare i nostri uffici per maggiori informazioni in merito qualora interessati.

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale MUD

Che cos’è il MUD

Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è una comunicazione che enti ed imprese devono presentare annualmente alla propria Camera di Commercio, nella quale indicare la quantità, la tipologia di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente, il destinatario ed eventualmente il trasportatore, quest’ultimo se differente dal produttore o dal destinatario dello smaltimento o recupero del rifiuto.
Chi è tenuto a presentare il MUD
Il MUD si articola in sei Comunicazioni che devono essere presentate da parte dei soggetti tenuti all’adempimento ai sensi dell’articolo 189 del Decreto Legislativo n. 152/06 e successive modifiche. Le comunicazioni identificano le tipologie di rifiuti per cui è necessario presentare la dichiarazione:
• Comunicazione Rifiuti;
• Comunicazione Veicoli Fuori Uso;
• Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
• Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche;
• Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in Convenzione;
• Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
Deve essere presentato il MUD per ogni unità locale che sia obbligata, dalle norme vigenti, alla compilazione della suddetta dichiarazione.
Come si presenta il MUD
La comunicazione alle Camere di commercio deve essere effettuata tramite il sito MUD Telematico.
Le modalità da seguire per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) e i tracciati record utili alla presentazione con modalità informatica sono presenti nell’allegato 4 denominato “indicazioni per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale”.

Sanzioni
Il soggetto che non effettua la comunicazione o la effettua in modo incompleto o inesatto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 2.000,00 a € 10.000,00. Se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da € 26 a € 160. Salvo proroghe il termine ultimo per l’invio della comunicazione è prevista al 30 Aprile di ogni anno.

Lo Studio Ferroli Associati SAS, in qualità di studio abilitato, grazie alla sua più che ventennale esperienza, può dare consulenza e supporto alle aziende per la compilazione e l’invio del MUD. Se interessati, il nostro ufficio è a vs disposizione per ricevere maggiori informazioni o darvi il necessario supporto in merito.

ISO 14001:2015 - Concetto di significatività degli aspetti ambientali

Il concetto di "significatività degli aspetti ambientali" è fondamentale nella gestione ambientale e nell'ambito della sostenibilità aziendale. Si riferisce alla valutazione dell'impatto che le attività, i processi e i prodotti di un'organizzazione hanno sull'ambiente, identificando quelli che sono considerati più rilevanti o significativi.
Ecco come questo concetto può essere sviluppato:

1. Identificazione degli aspetti ambientali: La prima fase coinvolge l'identificazione di tutte le attività, i processi e i prodotti che possono influenzare l'ambiente. Questi possono includere emissioni atmosferiche, scarichi di acqua, consumo di risorse naturali, produzione di rifiuti, ecc.
2. Valutazione dell'impatto: Una volta identificati gli aspetti ambientali, è importante valutare l'impatto che ciascuno di essi ha sull'ambiente. Questo può essere fatto utilizzando strumenti come le valutazioni dell'impatto ambientale (VIA) o le analisi del ciclo di vita (ACV). L'obiettivo è determinare l'estensione e la gravità dell'impatto ambientale associato a ciascun aspetto.
3. Determinazione della significatività: Non tutti gli aspetti ambientali hanno lo stesso grado di importanza. Alcuni possono avere un impatto significativo sull'ambiente o sulla sostenibilità dell'organizzazione, mentre altri possono avere un impatto marginale. È quindi necessario stabilire dei criteri per determinare la significatività di ciascun aspetto. Questi criteri possono includere l'estensione dell'impatto, la frequenza dell'attività, la sensibilità dell'ambiente circostante, la conformità normativa, il coinvolgimento delle parti interessate, ecc.
4. Precedenza e gestione: Una volta determinata la significatività degli aspetti ambientali, è possibile dare precedenza alle azioni e le risorse per affrontare quelle considerate più rilevanti. Ciò può implicare lo sviluppo di piani d'azione specifici, l'implementazione di misure di mitigazione o di miglioramento, e il monitoraggio continuo delle prestazioni ambientali per assicurarsi che gli obiettivi vengano raggiunti.
5. Continua revisione e miglioramento: La significatività degli aspetti ambientali può cambiare nel tempo, a causa di cambiamenti nelle attività dell'organizzazione, nell'ambiente normativo o nelle aspettative delle parti interessate. Pertanto, è importante che l'analisi della significatività sia un processo continuo e che venga periodicamente riesaminata e aggiornata per assicurare che l'organizzazione stia affrontando in modo efficace i suoi impatti ambientali più rilevanti.

In sintesi, la valutazione della significatività degli aspetti ambientali è un passo cruciale nella gestione ambientale aziendale, poiché fornisce una base solida per l'identificazione delle priorità e l'allocazione delle risorse per migliorare le prestazioni ambientali complessive dell'organizzazione.

Il fattore cambiamento climatico nei sistemi di gestione

Recentemente, a seguito della necessità di supportare il piano d’azione associato alla Dichiarazione di Londra sul cambiamento climatico, ISO (International Organization for Standardization) e IAF (International Accreditation Forum) hanno pubblicato un comunicato congiunto, “IAF/ISO Joint Communiquè on the addition of Climate Change considerations to Management Systems Standards”, per annunciare la pubblicazione dell’addendum relativo al cambiamento climatico da applicare alle norme ISO nuove ed esistenti. La decisione di integrare considerazioni sul cambiamento climatico all’interno dei sistemi di gestione, tra cui le norme ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001.

I comunicati IAF ed ISO
Nel suo comunicato, IAF (International Accreditation Forum) spiega l’intento di garantire che il fattore “cambiamento climatico” venga considerato dalle organizzazioni nell’analisi del contesto dell’efficacia dei loro sistemi di gestione, pertanto i requisiti contenuti nei punti 4.1 e 4.2 rimangono fondamentali.
D’altro canto ISO (International Organization for Standardization) ha evidenziato l’importanza di affrontare il tema del cambiamento climatico in modo più trasversale andando a sottolineare la necessità che quest’ultimo venga preso in considerazione da tutte le organizzazioni che abbiano adottato un sistema di gestione e non limitandolo al solo sistema di gestione ambientale.

Gli adeguamenti da adottare in sintesi
Le organizzazioni, pertanto, sono chiamate a rivalutare il contesto tenendo conto di questo nuovo fattore andando a specificare in primis se può essere rilevante o meno per l’organizzazione stessa, oltre a valutare modifiche ad eventuali aspettative di alcune parti interessate specifiche (enti di controllo).
In caso di rilevanza all’interno dell’organizzazione, la stessa dovrà procedere a valutarne rischi ed opportunità e, conseguentemente, a definire eventuali procedure, istruzioni, indicatori di monitoraggio, obiettivi e controlli al fine di garantire l’adeguata gestione del fattore cambiamento climatico e ridurne cosi l’impatto all’interno dell’organizzazione stessa.
È opportuno infine considerare che in base alla tipologia di sistema di gestione, che sia esso ISO 9001, ISO 14001 o ISO 45001, la valutazione e la complessità di analisi e gestione del fattore “cambiamento climatico” possano variare. A tal proposito però le disposizioni non sono ancora state chiarite definitivamente.

Check-up normativo ambientale

Effettuare un check-up normativo ambientale è essenziale per le aziende e le organizzazioni che desiderano garantire la conformità alle leggi e ai regolamenti ambientali, riducendo così rischi legali e promuovendo la sostenibilità.
Questo processo permette di analizzare e valutare il rispetto delle norme ambientali vigenti, come quelle relative all'emissione di sostanze inquinanti, allo smaltimento dei rifiuti, alla gestione dell'acqua e all'efficienza energetica.

Obiettivi principali di un check-up normativo ambientale:
Assicurare la conformità legale: Identificare e verificare che l’azienda rispetti tutte le normative ambientali, sia a livello nazionale che internazionale, per evitare sanzioni, blocchi operativi o procedimenti legali.
Prevenire i rischi ambientali: Analizzare i processi produttivi per identificare potenziali fonti di inquinamento o altre criticità che potrebbero danneggiare l’ambiente, contribuendo alla prevenzione di incidenti ecologici.
Migliorare la sostenibilità operativa: Individuare opportunità per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare il consumo di risorse naturali (come acqua ed energia), limitando le emissioni di CO₂ e promuovendo un uso efficiente delle risorse.
Promuovere una cultura della responsabilità ambientale: Il check-up normativo supporta l’azienda nel sensibilizzare i dipendenti sull’importanza della sostenibilità e delle pratiche ecocompatibili, favorendo comportamenti virtuosi a tutti i livelli.
Adattarsi alle normative in evoluzione: Le normative ambientali possono essere particolarmente dinamiche, quindi un check-up permette di adeguarsi tempestivamente alle nuove disposizioni e ai requisiti richiesti.
Fasi di un check-up normativo ambientale:

Mappatura delle normative: Identificare tutte le leggi e regolamenti applicabili all’azienda.
Valutazione della conformità: Confrontare le attività dell’azienda con le norme vigenti, verificando aspetti come gestione dei rifiuti, emissioni, uso di sostanze chimiche e consumo di risorse.
Identificazione delle non conformità: Evidenziare eventuali aree in cui l’azienda non è conforme alle normative ambientali.
Pianificazione degli interventi correttivi: Stabilire azioni mirate per eliminare le non conformità, migliorare i processi e ridurre i rischi ambientali.
Monitoraggio e aggiornamento continuo: Creare un sistema di controllo regolare per garantire il rispetto delle normative nel tempo e monitorare i miglioramenti in campo ambientale.
In conclusione, il check-up normativo ambientale non solo assicura che l’azienda operi in modo responsabile e conforme, ma rappresenta anche un passo fondamentale verso un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso dell'ambiente

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